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Dipartimento di

 
 

Il Dipartimento e le Riviste Unimi  

I professori e i ricercatori del Dipartimento svolgono un'intensa attività in comitati editoriali di riviste accademiche nazionali e internazionali. In particolare, 9 riviste open access dell'Università di Milano sono dirette o codirette da professori del Dipartimento:

 

ACME

ACME: Annali della Facoltà di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Milano

Direzione: Fabrizio Slavazzi

Acme si propone di contribuire allo studio e all’approfondimento dei settori umanistici della ricerca, sia con l’apporto di maestri riconosciuti, sia valorizzando il contributo di studiosi giovani e promettenti che sappiano approfondire specifiche tematiche filologiche e filosofiche, storiche e artistiche. 

 

Aristonothos

Aristonothos: Scritti per il Mediterraneo Antico

Direzione: Federica Cardano, Giovanna Bagnasco Gianni 

Questa serie vuole celebrare il mare Mediterraneo e contribuire a sviluppare temi, studi e immaginario che il cratere firmato dal greco Aristonothos ancora oggi evoca. Deposto nella tomba di un etrusco, racconta di storie e relazioni fra culture diverse che si svolgono in questo mare e sulle terre che unisce.

La serie è rivolta agli studiosi di discipline antichistiche con particolare riferimento alle culture del bacino del Mediterraneo e costituisce una sede dove possano confluire ricerche e contributi innovative e originali.

 

BeO

Bisanzio e l'Occidente

Direzione: Giovanni Benedetto, Carla Castelli, Mauro Della Valle

Scopi e ambiti della rivista sono mutuati da quelli del Centro di ricerca coordinato Unimi Bisanzio e l'Occidente:

Il Centro continua un fecondo filone di studi su Bisanzio nato in Unimi negli anni '50 con Raffaele Cantarella e articolatosi in insegnamenti filologico-letterari, storiografici e storico-artistici, nel segno di una fruttuosa multidisciplinarietà  che si vuole conservare e accrescere.

Il Centro intende rendere identificabile ed espandere la rete degli studiosi di Bisanzio nelle sue manifestazioni letterarie, storiografiche,linguistiche, artistiche; si propone poi come collegamento tra studiosi di tematiche connesse a Bisanzio nella più ampia accezione, come i presupposti della civiltà letteraria e artistica bizantina
nel mondo greco e latino imperiale/tardoantico; le interrelazioni tra Oriente bizantino e Occidente medievale latino e romanzo; la fortuna di Bisanzio nella storia della cultura europea occidentale dall'Umanesimo in poi.

 

Connessioni remote

Connessioni remote. Artivismo_Teatro_Tecnologia

Direzione: Anna Maria Monteverdi

Il 2 maggio 2020 ci lasciava l’artista multimediale Giacomo Verde. Pioniere della videoarte, convinto artivista, Verde è stato tra i protagonisti riconosciuti del teatro e dell'arte tecnologica internazionale. Connessione remote è il titolo di una sua famosa opera di webcam theatre del 2001. Riprendendo questo titolo per la rivista vogliamo ispirarci non solo all’articolata produzione artistica di Giacomo Verde ma all’intenzione politica, etica ed estetica delle sue oper’azioni.

Connessioni remote è una rivista accademica semestrale suddivisa nelle seguenti sezioni: Tecno-teatro (Arti performative e tecnologia); Artivism (Media Attivismo, Network come arte); Archivio Giacomo Verde (saggi e materiali video e fotografici inediti); Omaggi d'artista (video, animazioni, opere di net art).

 

Fenestella

Fenestella. Dentro l'arte medievale/Inside Medieval Art

Direzione: Fabio Scirea

Fenestella è una rivista scientifica ad accesso aperto, pubblicata dal Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano. Fenestella si rivolge ai medievisti che con l’arte e l’architettura intendono fare storia, spaziando dall’Occidente latino all’Oriente bizantino al medioevo islamico, dalla tarda Antichità al tardogotico, per indagare i manufatti monumentali e suntuari dall’interno, come attraverso una fenestella confessionis, con l’intento di comprenderne l’iconografia, la funzione, il rapporto con la liturgia e lo spazio liturgico.

Fenestella promuove la ricerca di base, da affrontare con approccio inter- e trans-disciplinare a partire dall’orizzonte e dalla metodologia della storia dell’arte. Accanto a tematiche di largo respiro, anche di rilettura critica, sono ben accolti gli affondi di ricerca nei micro fenomeni, purché in grado di convergere nel dibattito internazionale.

Fenestella accoglie contributi inediti in lingua italiana, inglese, francese, tedesca e spagnola, con abstract in inglese. Dopo il vaglio preliminare del comitato redazionale, le proposte sono sottoposte a revisione anonima. Terminato il processo di revisione e perfezionamento, ciascun contributo ottiene l’identificativo DOI per essere immediatamente pubblicato e indicizzato, confluendo in un fascicolo elettronico annuale.

 

Itinera 

Itinera: Rivista di filosofia e di teoria delle Arti

Direzione: Maddalena Mazzocut-Mis

La rivista ospita articoli di estetica, filosofia morale, storia della filosofia, teoria delle arti e del teatro.

Itinera è stata fondata nel 2000. La pubblicazione sulla piattaforma riviste.unimi.it inizia alla fine del 2010. La precedente versione è consultabile all'indirizzo http://www.filosofia.unimi.it/itinera

 

LANX

LANX: Rivista della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università degli Studi di Milano

Direzione: Fabrizio Slavazzi

La rivista raccoglie i contributi di studenti e docenti della Scuola di specializzazione e di studiosi che vi hanno collaborato, insieme ai risultati di ricerche e scavi a essa collegati. LANX nasce dall’idea e con l’obiettivo di condividere e divulgare i risultati dell’intensa attività di studio e ricerca condotta dalla Scuola

 

Schermi

Schermi: Storie e culture del cinema e dei media in Italia

Direzione: Mariagrazia Fanchi, Giacomo Manzoli, Tomaso Subini

La rivista Schermi. Storie e culture del cinema e dei media in Italia è ideata da un gruppo di lavoro raccoltosi intorno a un Programma di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN 2012) sui rapporti tra il cinema e la cultura cattolica in Italia.

Una nuova rivista sui media e la cultura italiana è parsa lo strumento più adeguato per dare conto dei risultati di un progetto di ricerca che, per l’ampio tema e le connessioni interdisciplinari, è suscettibile di continui sviluppi. La rivista si propone nei suoi primi anni di vita di capitalizzare l’ampissimo volume di dati raccolti nel quadro della ricerca su cinema e cultura cattolica attraverso una serie di numeri monografici.

Parallelamente intende proporsi come luogo elettivo di pubblicazione di studi e di ricerche sulla storia culturale del cinema e dei media in Italia con particolare attenzione alle istituzioni e ai pubblici, senza dimenticare i testi ma collegandoli fortemente ai discorsi, alle abitudini e agli immaginari (insomma, alle culture) che i testi hanno saputo suscitare.

Ciò che rende peculiare la rivista e ne disegnerà l’identità (rispetto a quelle esistenti) è il taglio metodologico, di impianto storicista e culturalista, come esplicitamente dichiara il sottotitolo. Quindi attenzione alla documentazione di archivio, ma pensando quest’ultima in un’ottica ampia, che va dal documento tradizionale conservato negli archivi istituzionali all’ampio novero delle fonti che la nuova storiografia ha sdoganato. Il taglio culturalista metterà al centro del discorso le dinamiche di fruizione e gli studi sul pubblico (con conseguenti incursioni nell’ambito del cinema popolare), facendo particolare riferimento al modo con cui il cinema si è rapportato alle due grandi tradizioni della cultura italiana del secolo scorso: quella cattolica e quella laica.

Ogni numero si svilupperà intorno a una parte monografica, suscitata da una call e a una parte non necessariamente collegata ai temi delle call.

 

SSS

Sound Stage Screen

Direzione: Giorgio Biancorosso, Emilio Sala

Sound Stage Screen (SSS) is a biannual peer-reviewed journal devoted to historical and theoretical research into the relations between sound, performance, and media. SSS will address a wide range of phenomena, practices, and objects pertaining to sound and music in light of the interconnections between performing traditions and media archaeologies: from opera to musical multimedia, and from cinema to interactive audio-visual platforms. An open-access journal published in English by the University of Milan (Italy), SSS wishes to redefine the academic study of music as an open field whose boundaries—historical, geographical, and theoretical—are constantly being negotiated.

Promoting a dialogue across disciplines and practices is essential to this rethinking. SSSembraces the web format to stimulate and sustain the exploration of ways to restore a sense of the continuum that ties music making and research. To this end, the journal will encourage submissions stemming from practice-led research, research-led practice as well as cross-disciplinary collaborations from within and without academia. Whether it hosts a discussion of the revival of works from the past or fosters the gestation of new forms, the journal will also provide a much-needed forum in which theorists and practitioners may revisit the divide between their respective practices. We champion the rapprochement between theory and practice because we believe this to be one of the main goals of musicology.

 

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